Guglielmo Malizia – Mario Tonini, L’organizzazione della scuola e del CFP alla prova della pandemia del coronavirus.

11 Gennaio 2021

Guglielmo Malizia – Mario Tonini, L’organizzazione della scuola e del CFP alla prova della pandemia del coronavirus. Una introduzione, Milano, FrancoAngeli, 2020, pp. 252.

Il Covid-19 ha messo in crisi l’organizzazione tradizionale delle scuole e dei centri di formazione professionale. Obiettivo del volume è di identificare tali problematiche e avanzare proposte per affrontarle in maniera efficace. 

All’inizio si presentano le teorie organizzative più valide che fanno da quadro di riferimento, attingendo dalla letteratura sia nazionale che internazionale e mostrando che nessuna di loro è in grado di offrirci una teoria generale dell’organizzazione della scuola e del CFP: tutte evidenziano carenze più o meno rilevanti che impediscono loro di assurgere a una spiegazione globale della realtà educativa in esame. Al tempo stesso è emerso che ognuno degli approcci si caratterizza per importanti punti di forza i quali più che escludersi si possono integrare senza seri problemi. Inoltre, alcuni di loro dimostrano potenzialità migliori sul piano descrittivo-interpretativo – come i modelli soggettivi, politici e ambigui – mentre altri offrono indicazioni più significative sul piano propositivo – come i modelli formali, collegiali, culturali e della qualità totale. 

Il secondo capitolo è dedicato alle dimensioni principali dell’organizzazione della scuola e del CFP. Il punto di partenza è dato dagli obiettivi e alcuni modelli concentrano l’attenzione su quelli generali mentre altri si focalizzano su quelli individuali; al riguardo talora in primo piano viene messo il consenso e altre volte sono le tensioni che sono poste in evidenza. La seconda dimensione è data dalla natura e dalla validità delle strutture: alcune teorie le considerano un fatto oggettivo che esiste indipendentemente dalla personalità dei membri dell’organizzazione, mentre altre le concepiscono come una costruzione soggettiva di chi opera nella scuola/CFP; un altro punto di divergenza riguarda la questione se esse costituiscano un aspetto certo, oggetto di confronto e di scambio, o se rientrino tra gli elementi ambigui della scuola/CFP. Un terzo argomento che viene trattato consiste nelle relazioni tra l’organizzazione e il contesto che possono essere di carattere cooperativo o politico o conflittuale o ambiguo e nell’identificazione del tramite tra la scuola/CFP e l’ambiente. L’ultimo è costituito dal ruolo e dalle strategie di leadership e dai vari profili del dirigente.

La seconda parte è dedicata alla descrizione dell’attuale organizzazione nelnostro Paese della scuola e del CFP alla prova della pandemia del Coronavirus. Si incomincia nel terzo capitolo con la prima, la scuola cioè, e la prospettiva è costituita dal modello dell’autonomia: più specificamente il primo paragrafo si concentra sulle ragioni che la giustificano e sulla sua attuazione nel nostro Paese; la seconda sezione presenta una visione generale della governance delle scuole; la terza parte esamina in maniera particolareggiata le funzioni più importanti; la quarta si occupa delle conseguenze dell’epidemia del Covid-19 sull’organizzazione appena analizzata. 

Il quarto capitolo è focalizzato sul CFP e si articola in tre sezioni: la prima descrive in maniera sintetica la filiera professionalizzante italiana all’interno della quale è attiva quella della IeFP; la seconda approfondisce le teorie e le tematiche riguardo alla FP, passando dalla comunità formatrice all’organizzazione del centro per terminare con l’analisi della leadership del dirigente; la terza si occupa degli effetti che la pandemia sta causando nell’organizzazione del sistema formativo e su come questo ha reagito. 

Le conclusioni generali forniscono orientamenti specifici sul piano organizzativo alle scuole cattoliche e ai CFP di ispirazione cristiana, dato che non lo si è potuto fare negli altri capitoli, anche se quello che si presentava sul sistema educativo in generale può essere in gran parte applicato pure alle istituzioni scolastiche e formative appena citate. Completa il volume un’ampia bibliografia.

Da ultimo va notato che non ci si limita al sistema di istruzione, ma si riserva una considerazione analoga anche alla IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) che viene inquadrata all’interno delle filiere verticali e orizzontali che la riguardano. Inoltre, eguale attenzione è dedicata alle scuole paritarie e ai CFP di ispirazione cristiana rispetto ai quali si denuncia la condizione di diseguaglianza in cui la nostra politica dell’educazione continua a mantenerli.

Destinatari del libro sono gli insegnanti/formatori e i dirigenti delle scuole e dei CFP, gli studenti che si stanno preparando per operarvi, gli amministratori di questi ambiti e gli studiosi del campo.